di Giuseppe Longo
Solennità del Corpus Domini, la grande ricorrenza della Chiesa cattolica istituita ad Orvieto da Papa Urbano IV, con la bolla “Transiturus” dell’11 agosto 1264, che ricorre il giovedì successivo alla festa della Santissima Trinità e che è legata anche al famoso Miracolo eucaristico di Bolsena. In Italia, come diverse altre, è da una cinquantina d’anni (pontificato di Paolo VI) una delle festività soppresse, tanto che viene celebrata la domenica successiva, e quindi domani. Ma in molti Paesi continua a essere onorata appunto nel giovedì indicato dal calendario: tra questi anche Austria e Germania, tanto che sono famosi i lunghi “ponti” di cui possono beneficiare i cittadini d’Oltralpe, i quali hanno approfittato per una vacanza sulle spiagge di Grado e Lignano, nelle città e nei principali luoghi di villeggiatura del Friuli Venezia Giulia. E questa “calata” – testimoniata anche dalle lunghe code in autostrada – ha portato una più che salutare boccata d’ossigeno all’economia turistica della regione, fortemente penalizzata da oltre un anno dalle misure anti-pandemiche.
Il maestro Elia Macrì.
La Chiesa del Rosario.
Per quanto riguarda la ricorrenza religiosa, merita d’essere ricordata la celebrazione che si terrà questa sera, alle 19, nella Parrocchiale della Beata Vergine del Rosario, in piazza Vecchia a Trieste (a due passi da piazza Unità), dove sarà eseguita per la prima volta dal Coro e dai solisti della Cappella musicale, la “Missa Dalmatica” che Franz von Suppé (Spalato 1819 – Vienna 1895) scrisse all’età di 16 anni, ma che pubblicò soltanto quattro decenni più tardi appunto con il nome con cui la conosciamo oggi. Con il gruppo vocale della Chiesa guidata da don Stefano Canonico, si esibiranno, sotto la direzione del maestro Elia Macrì, anche i tenori Kristian Marusic e Daniel Osman Spangher, e il basso Federico Aloisio; all’organo Gabriele Avian. Al termine del tradizionale rito tutto in latino, seguirà la processione eucaristica all’interno del luogo sacro con la lettura dei Santi Vangeli e la Benedizione dei quattro altari. La celebrazione è stata organizzata dalla Chiesa parrocchiale “Beata Vergine del Rosario” che è pure Cappella civica di Trieste assieme all’Unione degli istriani Libera provincia dell’Istria in esilio.
Piazza Unità stamane a Trieste.
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In copertina, un prezioso ostensorio simbolo della tradizionale solennità del Corpus Domini.